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Code XG003.P

Hepa-IC

Kit ELISA per la determinazione degli immunocomplessi delle varianti di Squamous Cell Carcinoma Antigen (SCCA-IgM)

Hepa-IC è un metodo innovativo di diagnostica in-vitro per la determinazione dell'Antigene del Carcinoma a Cellule Squamose (SCCA) nella forma di immunocomplessi circolanti (SCCA-IgM). Hepa-IC è un kit ELISA altamente specifico e sensibile per l'identificazione di malattie epatiche, progettato per misurare SCCA-IgM nel siero dei pazienti. I livelli sierici del biomarcatore sono espressi in Unità Arbitrarie (AU)/millilitro (mL), usando un calibratore come riferimento. Sono già stati fatti molti studi clinici che hanno validato SCCA-IgM e valutato il suo potenziale clinico.

"Companion diagnostic" per identificare lo sviluppo di carcinoma epatocellulare (HCC) in pazienti trattati con anti-virali ad azione diretta (DAAs) [Ricco G, et al. Hepatology 2017. In press.]
I pazienti infetti da HCV e con cirrosi che vengono trattati con DAAs continuano a essere a rischio per lo sviluppo di HCC, anche dopo l'eliminazione del virus; i livelli sierici di SCCA-IgM possono aiutare a identificare i pazienti che svilupperanno HCC nei primi 18 mesi dall'inizio della terapia con DAAs.

Identificazione di carcinoma epatocellulare (HCC) [Beneduce L, et al. Cancer. 2005]
La diagnosi precoce di HCC è resa difficile dalla mancanza di biomarcatori in grado di differenziare con accuratezza tra HCC e altre lesioni benigne del fegato. In Tabella 1 sono riportati sensibilità, specificità, valore predittivo positivo (PPV) e valore predittivo negativo (NPV) di SCCA-IgM quando è usato un valore di cut-off di 120 AU/mL per l'identificazione di HCC in pazienti sani (controllo) e in pazienti con cirrosi o con epatite cronica.

Table 1: Sensibilità, specificitò, VPP and VPN di SCCA-IgM.
SCCA-IgM >120 AU/mLSensibilità (%)Specificità (%)VPP (%)VPN (%)
HCC vs. Controllo7010010077
HCC vs. Cirrosi70747371
HCC vs. Epatite Cronica70828073

Sorveglianza di pazienti cirrotici [Buccione D, et al. OJGas. 2012]
Studi multicentrici, retrospettivi e longitudinali su pazienti con cirrosi dovuta a HCV monitorati per 12-72 mesi hanno dimostrato che l'uso del kit Hepa-IC può identificare i pazienti a minor rischio di sviluppare HCC. In pazienti con cirrosi dovuta a HCV che non hanno sviluppato HCC dopo almeno 12 mesi di follow-up, i livelli sierici di SCCA-IgM si sono mantenuti sotto i 300 AU/mL. Al contrario, in pazienti che hanno sviluppato HCC si sono registrati livelli di SCCA-IgM superiori a 525 AU/mL.

Monitoraggio della progressione di pazienti cirrotici verso HCC [Pontisso P, et al. Int J Cancer. 2006]
L'aumento progressivo nel tempo di SCCA-IgM in pazienti cirrotici è associato in modo significativo a progressione tumorale. Studi longitudinali con una mediana di follow-up di 4 anni hanno mostrato che l'aumento di SCCA-IgM nel tempo è significativamente maggiore nei pazienti cirrotici che hanno sviluppato HCC rispetto a quelli che non l'hanno sviluppato.

Monitoraggio della progressione di malattia in pazienti con epatite cronica [Biasiolo A, et al. J Viral Hepat. 2008]
Un aumento significativo di SCCA-IgM durante follow-up si registra in pazienti con malattia progressiva, ma non in quelli senza peggioramento del tessuto epatico. Il monitoraggio di SCCA-IgM nel tempo potrebbe essere utile nel predire l'andamento della malattia nei singoli pazienti con epatite cronica.

Monitoraggio della risposta a trattamento anti-virale in pazienti con epatite cronica [Giannini EG, et al. J Viral Hepat. 2010]
I livelli sierici di SCCA-IgM diminuiscono significativamente nel corso dei 12 mesi di follow-up in pazienti con risposta virologica sostenuta, mentre nei pazienti che non rispondono alla terapia i livelli di SCCA-IgM rimangono stabili a fine trattamento e durante il follow-up. SCCA-IgM potrebbe essere usato nella pratica clinica per predire la risposta al trattamento anti-virale con PEG-IFN e ribavirina in pazienti cirrotici infetti da HCV.

Prognosi di pazienti con HCC [Pozzan C, et al. J Gastroenterol Hepatol. 2014]
Usando un valore di riferimento di 130 AU/mL, SCCA-IgM si è mostrato efficiente nell'identificare i pazienti con maggiore sopravvivenza e nel predire i mesi di sopravvivenza senza progressione di malattia.

Identificazione di steato-epatite non-alcolica (NASH) in pazienti HCV-positivi [Martini A, et al. J Viral Hepat. 2015]
Pazienti con NASH confermata a livello di tessuto epatico mostrano valori elevati di SCCA-IgM; inoltre, ad analisi multivariata il biomarcatore (così come il genotipo 3 di HCV) risulta associato in maniera indipendente a NASH.

Table 2: Interpretazione dei valori di SCCA-IgM
SCCA-IgM Epatite Cronica Cirrosi
>500* AU/mL Malattia epatica severa, con alta probabilità di sviluppo di HCC. Intensificare la sorveglianza con US (ogni 4 o 6 mesi) per identificare precocemente noduli cancerosi Alto rischio di sviluppare HCC
Ripetere US ogni 4 mesi e/o usare altre tecniche di diagnostica per immagini (TAC/RMN)
200-500* AU/mL Ripetere l'analisi di SCCA-IgM (dopo 6 o 12 mesi)
Aumento = evoluzione verso stadi più gravi;
Diminuzione dopo trattamento = terapia di successo;
Nessun cambiamento = malattia stabile
Medio rischio di HCC.
Ripetere l'analisi di SCCA-IgM ogni 6 mesi. L'aumento persistente di SCCA-IgM nel tempo è associato ad alto rischio di sviluppo di HCC
<200* AU/mL Bassa probabilità di malattia epatica attiva Basso rischio di HCC
Sorveglianza come suggerita da linee guida (US ogni 6 mesi)
* Valori standard di riferimento